Autenticità

Dopo diverse riflessioni sul tema ho realizzato di aver messo una certa distanza tra quello che per me significa scrivere, quello che nel corso degli anni mi hanno dato le mie storie e i miei personaggi, e quello che invece nell’ultimo anno ho agito in merito ai miei obiettivi. Senza nulla togliere all’impegno che ci ho messo e vorrei continuare a metterci, è innegabile che abbia perso di vista la parte intima e personale che mi ha sempre dato la spinta in questa direzione. Ho cominciato a scrivere per dovere, per raggiungere un traguardo, per dimostrarmi che ce la potevo fare sul serio e che non erano solo parole, e come sempre in questi casi ho perso un po’ la gioia di mettere nero su bianco le frasi e le storie per il solo amore di farlo; per l’amore di guardare i primi passi di personaggi che non necessariamente dovrebbero aver un seguito; per la soddisfazione che dà mettersi davanti al pc e produrre qualcosa a prescindere dalla sua pubblicabilità; per l’amore dello sperimentare, ma il farlo per se stessi e per nessun altro; per la serenità che sopraggiunge quando i nodi si sciolgono nel dialogo con se stessi e sulla carta.

E’ abbastanza triste ammetterlo, ma sembra che abbia manipolato quella che è nata e cresciuta come una sincera passione. “Voglio diventare una scrittrice” da piccola era solo la giustificazione alle ore intere che passavo a scrivere di qualsiasi cosa perché desideravo tenermi compagnia. Ultimamente scrivere è diventato un atto in funzione di quella frase e questo ha nascosto il sincero desiderio di farlo “per farlo”. Magari lo ha protetto, ma in ogni caso gli ha impedito di manifestarsi.

Sull’onda di queste considerazioni ho cominciato a scrivere per scrivere, quando ne ho voglia, e non necessariamente la storia principale che sto elaborando. Ho iniziato a buttare giù ritratti o frammenti o lettere o dialoghi, senza discriminare e senza pubblicare, con il solo fine di riavvicinarmi a qualcosa che per me significa così tanto. Con il fine di riprendere contatto con il reale motivo per cui è nato questo stesso blog, e non quello che l’ambizione lo stava portando a diventare.

autenticità

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