Archive of ‘Autopubblicazione’ category

Il punto della situazione

Siamo quasi a fine anno e da qualche settimana temo sia giunta l’ora di fare il punto della situazione. Dopo dodici mesi di autopubblicazione del mio racconto siamo tutti curiosissimi di sapere come sia andata (?). La farò breve per non ripetere quanto ho già scritto all’inizio, perché purtroppo di novità grandi non ce ne sono state.

  • Dati

    Ho guadagnato un totale di circa 130€ in un anno – non poco se pensate che dei 0.99cent a copia ne ricevo 0.33 alla volta. Facendo un rapido calcolo, e tenendo in considerazione un paio di mesi in cui ho alzato il prezzo del libro fino a 1.30€ per vedere cosa sarebbe cambiato, possiamo dire che abbia venduto circa 350 copie – non contando quelle scaricate gratuitamente nei giorni di promozione.

  • Feedback

    Ho ricevuto alcune critiche negative che potete trovare scritte su Amazon, alcune ben poco utili, altre di cui ho fatto tesoro. Ho ricevuto una buona parte di critiche positive, alcune di persone che conoscevo, altre di sconosciuti – le soddisfazioni maggiori, forse. Nel complesso, su circa 350 copie hanno recensito il mio libro poco più di 20 persone (potete leggerle quasi tutte qui), contando quelli che mi hanno contattata in privato o che hanno lasciato le loro recensioni sul proprio blog (ad esempio Bostonian Library, che ringrazio). E’ un buon risultato? Non lo so. Non voglio essere pessimista, non voglio sminuire quel che ho fatto e quel che altri hanno contribuito a fare. Sono contenta di come sia andata ma, per non smentire la mia natura umana, speravo meglio.

  • Editori

    Ad un certo punto, dopo i primi sei mesi, mi sono resa conto che nessuna casa editrice mi avrebbe risposto – fatta eccezione per chi già lo aveva fatto, in bene o in male (vedi qui la mia esperienza). Ho capito non tanto che l’attesa fosse giunta al termine massimo quanto che un racconto di una lunghezza tanto irrisoria, rispetto ai classici romanzi, a prescindere non sarebbe stato preso in considerazione per una pubblicazione cartacea. La sensazione che non fosse poi così valido è venuta dopo, a seguito anche di alcuni episodi che mi hanno tristemente portata ad odiare parte di quanto scritto.

  • Promozione

    La promozione gratuita di Amazon (Amazon Select, potete leggere qualcosa qui) è stata molto utile all’inizio, sulla spinta dell’onda generata dalla mia rete di contatti che ha cominciato a comprare il libro durante i primi mesi. Si è poi rivelata inutile quando priva di una spinta pubblicitaria, arrivando a vendere una o due copie al massimo in cinque giorni – irrisorie, considerato che le prime volte venivano scaricate intorno alle 80 copie. Alla fine ho deciso di rimuovere il libro da Amazon Select, pur lasciandolo sulla piattaforma Amazon, e renderlo nuovamente accessibile dalle altre librerie online. Apparentemente non c’è stato alcun cambiamento – nessuno pare aver comprato nulla da Feltrinelli e chi per lei – ma vedremo.

  • Facebook, blog e social

    I “Mi piace” su Facebook (trovate qui la mia pagina) sono rimasti praticamente stabili. A quei due/tre che si aggiungevano se ne vedevano altrettanti sottrarsi. Quel che è positivo è che grazie alla pagina FB – che la mia rete di contatti ha spesso generosamente condiviso sulla propria bacheca – si è mantenuta viva l’immagine di qualcosa al lavoro. Ho potuto pubblicare sul blog alcuni racconti o stralci di cose (potete leggerli qui) che ho scritto e che sono stati apprezzati grazie alla loro diffusione sui social. Quel che funziona di più forse è proprio il blog, che riceve ogni giorni circa una ventina di visualizzazioni probabilmente grazie alle informazioni che mi sono occupata di scrivere tempo fa proprio sulla mia esperienza di autopubblicazione.

E questo è quanto. Non c’è altro da dire, se non.. stay tuned perché prima o poi tirerò fuori qualcosa di meglio. Più prima che poi, speriamo. Nel frattempo, datevi da fare per sostenere i progetti di chi sogna di condividere pezzi di sé con il mondo.

Grazie a tutti,
Claudia T.

Autunno

Come creare un Ebook gratis

Lo abbiamo cercato tutti, su Google: come creare un EBook gratis?
Pubblicare un’opera su Amazon o su qualsiasi altra libreria online non è drammatico e complicato come sembra, ma richiede un certo impegno. Quando ho cominciato a provare mi sono trovata di fronte ad un gradino che mi è sembrato subito impraticabile, ovvero la creazione del file che sarebbe diventato il “libro” da vendere. Come trasformare un file word in uno epub? In giro si vedono editing pessimi e con il senno di poi non mi sento di denigrarli più di tanto: la conversione è ben più complessa di quello che sembra. Richiede di scaricare programmi dall’aria antica, che possono spaventare un po’, Calibre, per farvi un esempio. Senza dilungarmi in questa premessa, vi dico subito che ho trovato quella che a me sembra una soluzione semplice, divertente e veloce per andare incontro a queste difficoltà evitando l’intero ostacolo. Si tratta di Backtypo, uno strumento online che non richiede nessun tipo di download né alcuna conoscenza del settore per essere utilizzato.

da word a epub

Backtypo è un sito che permette la lavorazione della propria opera e la trasforma in diversi formati (tra cui il formato epub e il formato mobi, quello di Kindle) permettendo di suddividerla in capitoli, impaginarla in modo elegante, inserire un indice, modificarla in qualunque momento ed eventualmente pubblicarla (tramite il nostro caro Narcissus). Quello che si ottiene è un ebook vero e proprio, di quelli dinamici, che si adattano al lettore di cui siete in possesso e che, soprattutto, è già conforme alle norme richieste dalle librerie online per la pubblicazione (in caso non voleste usare Backtypo dovreste validare il vostro documento tramite EPubCheck e KindleGen. In questo modo sarà possibile inviare il file ad Amazon, Bookuniversity, Google e chi per loro senza paura di rigetto per forma da parte delle piattaforme in questione.

creare un ebook gratis

NB: non è necessario essere iscritti a Narcissus per usare Backtypo, ma quest’ultimo consente, se lo si desidera, di accedere al primo e pubblicare.

Dal momento che si tratta di uno strumento davvero intuitivo non mi soffermo sulla spiegazione di come utilizzarlo (per ulteriori info potete dare un’occhiata qui). Questo articolo vuole solo essere un aiuto a chi, come me, abbia appena iniziato a pensare il suo percorso di scrittore autopubblicato e non abbia la più pallida idea di come cominciarlo. In questo blog vorrei che trovaste più consigli utili possibile, quindi date un’occhiata anche agli altri articoli!

Potrebbe interessarvi..

Autopubblicazione online gratuita: come?
– Perchè pubblicare su Amazon con KDP
Promozione dei libri su Amazon
Farsi conoscere come scrittore: incapacità congenita(?)
– Altre info su Backtypo (link esterno)

In bocca al lupo!

Promozione dei libri su Amazon

Una volta pubblicato l’ebook con KDP (Kindle Direct Publishing) ed iscritti a KDP Select, si ha la possibilità di mettere il proprio libro in offerta per cinque giorni ogni tre mesi, in modo che sia scaricabile gratuitamente (promozione dei libri su Amazon ). A cosa serve? Chiaramente a indurre la gente a scaricarlo guadagnandoci in visibilità e perché no, in recensioni positive. Per questo motivo ho scelto di partecipare al programma, informandomi su diversi blog su quale fosse la strategia migliore e decidendo di cominciare con un giorno singolo di promozione, per fare una prova- giorno che poi sono diventati due per inseguire l’onda del “successo”. Di seguito leggerete che cosa è successo durante questo piccolo esperimento.
Da premettere: nel momento della promozione Amazon non aveva ancora trasferito le recensioni positive che avevo sul nuovo link, per cui il libro risultava ufficialmente sprovvisto di qualunque feedback agli occhi dei compratori.

Un po’ di numeri:

N° copie scaricate il 1°gg: 38
N° copie scaricate il 2°gg: 50
Max posizione in classifica raggiunta (Top 100 libri gratuiti): #28
Max posizione in classifica nella sezione Racconti (Top 100 racconti gratuiti): #1

tooop

Considerazioni:

Se inizialmente sono partita con grandi aspettative riguardo a questa promozione, le ho dovute ridimensionare dopo poche ore, rendendomi conto di come il numero di download fosse tutto sommato piuttosto basso rispetto ai grandi numeri osannati in giro per il web. Nonostante questo posso affermare molto tranquillamente che il numero di download gratuiti totali che ho raggiunto in due giorni è ben quattro volte più grande di quello raggiunto nelle vendite a pagamento (0,99€) quando il libro era in vendita tramite Narcissus – per saperne di più ho scritto un articolo a riguardo. Ad una prima occhiata, dunque, mi potrei dire soddisfatta del traguardo raggiunto. La prima cosa che ho pensato è stata che adesso 88 persone avrebbero potuto leggere la mia opera e, forse, qualcuna di loro l’avrebbe consigliata ad altri o l’avrebbe recensita. Ho anche pensato che la mia posizione tra i libri a pagamento, dopo la promozione, sarebbe salita molto rispetto a prima. Entrambe le cose sono piccole verità, ma parziali. E’ vero che oltre ottanta persone hanno scaricato l’ebook, ma è pur vero che molti erano amici e conoscenti e molti altri saranno stati quelli che mi piace definire scaricatori seriali, ovvero quegli acquirenti che scaricano qualunque cosa sia gratuita, senza per questo degnarsi di leggerla – sottolineo che sono una di loro, mea culpa. Per quel che riguarda la classifica dei libri a pagamento, poi, sono effettivamente salita di qualche migliaio di posti, ma non ho mai superato il #400, almeno nelle successive tre giornate. E’ chiaro che si tratti comunque di un buon risultato, ma a questo punto è difficile non trarre alcune conclusioni che lascerò qui di seguito.

Conclusioni:

Prima di tutto, l’alta visibilità che si acquisisce con la promozione gratuita su Amazon, accompagnata dallo spam selvaggio su qualsiasi piattaforma web/social/etc possibile, è assolutamente effimera e non è che un piccolo passo. Una volta terminata la promozione, infatti, si torna ad essere immersi nel mare di pubblicazioni offerte dal sito, senza alcuna possibilità di riemergere (immagino a meno di non aver ricevuto un numero incredibile di downloads, e in tal caso beati voi!) almeno fino alla promozione successiva.
Secondariamente, la classifica dei libri gratuiti non ha nulla a che vedere con quella dei libri a pagamento – tranne forse la dinamicità – ben più difficile da scalare.

Infine vorrei portare alla vostra attenzione due dettagli a cui forse non tutti farebbero caso:

> Un amico che si iscriva ad Amazon unicamente per scaricare la vostra opera gratuita non potrà recensirla, a meno che non abbia comprato almeno un altro prodotto (COMPRATO, dunque non vale tutto ciò che è gratis). Spero sia chiaro che per recensire, inoltre, è necessario avere un account.

> Chiunque non sia in possesso di un Kindle e non gradisca leggere da un dispositivo quali tablet, computer o telefono, dovrà rinunciare alla lettura del vostro libro nel caso siate iscritti al programma KDP Select (e quindi abbiate rinunciato a pubblicare altrove in altri formati come il pdf o l’epub). Da notare che Amazon mette a disposizione un’app gratuita per leggere il formato Kindle da qualunque dispositivo elettronico.Una nota positiva, questa.

L’importanza del Lettore Sconosciuto

Scrivi un libro, una storia, un racconto, qualcosa. Te lo pubblichi da solo, perché adesso è così, si può fare, ti leggeranno. E lo mandi a più persone possibile, amici, parenti, fidanzata, amici di amici, parenti di amici, tutta la (piccola) rete a cui puoi fare riferimento. Non è che preghi, però tra le righe suggerisci di recensirti, o magari nemmeno tra le righe, perché tanto gli è piaciuto o così dicono, ti convinci che non sia una cosa di parte. Magari non lo è davvero, eh. Ma quella pulce nell’orecchio ce l’hai, che tutta questa sia accondiscendenza, che il parere positivo di tutte queste persone non sia poi così sincero, o lo sia ma influenzato dalla benevolenza che ciascuno ha nei tuoi confronti.

Non nego l’importanza di chi voglia incoraggiarmi né quella di chi effettivamente ha stimato il mio lavoro in qualche forma, tuttavia personalmente non riesco ad apprezzare del tutto questo tipo di feedback. O meglio, lo apprezzo ma il suo valore lo avverto come molto limitato. Mi rendo conto che possa sembrare offensivo nei confronti di chi ha messo la sua sincerità al servizio di una critica al mio lavoro, ma è innegabile: le critiche positive di chi mi conosce non posso considerarle come il raggiungimento di un traguardo intero. Forse un pezzetto. Ma non tutto.

Una sera, mentre riguardi per la quindicesima volta la tua pagina su Amazon, tu, unica a farlo, alla ricerca di una risposta che non arriva, decidi per l’ennesima volta di fare quello sforzo odioso di promuoverti ricordando ai venti siti a cui ti sei iscritta che ci sei anche tu. E la tua opera. Apri il forum, vai sul post autodedicato al tuo libro e toh, qualcuno ha commentato. A nulla serve il pessimismo che già immagina che si tratti del moderatore del sito, nulla a che fare con il contenuto del post, perché quando lo apri vieni sorprendentemente smentito.

Quello che mi è capitato è stato leggere il commento di una persona, uno sconosciuto, che aveva letto il mio racconto per davvero, e aveva commentato per davvero, e mi aveva cercata, perché gli era piaciuto. Per davvero. Lui lo sa già,  ma lo scrivo anche qui perché ritengo questo momento un nodo importantissimo del mio percorso: che qualcuno sia rimaso colpito da quanto da me creato al punto di volermelo comunicare, al punto di fare quello sforzo di cercare altre recensioni o informazioni, una “piccolezza” di cui nemmeno la mia rete di conoscenze è stata capace, è una soddisfazione estrema e, finalmente, completa.

Questo è, finora, per me, uno dei frutti più importanti di quello che ho fatto.

Perchè pubblicare su Amazon con KDP

Dopo due mesi e mezzo dall’auto-pubblicazione in digitale del mio libro tramite il sito Narcissus, ho preso una decisione su cui riflettevo da tempo: ritirare il libro dalla vendita su Amazon da Narcissus, e ri- pubblicare su Amazon con KDP (Kindle Direct Publishing).

Che significa?

Come ho spiegato più approfonditamente in questo articolo, pubblicare con Narcissus permette di vedere il proprio ebook pubblicato su un gran numero di piattaforme online, Amazon compreso. Da un lato questo permette di gestire tali pubblicazioni da un solo pannello, senza doverlo fare da ciascun sito, uno alla volta. Dall’altro lato, questo tipo di pubblicazione impedisce di accedere ad alcune impostazioni particolari che certi siti mettono a disposizione.

Perchè pubblicare su Amazon con KDP

Per quel che mi riguarda, il limite più grande è stato quello di Amazon, per cui la scelta delle categorie giuste è stato solo uno dei problemi, a cui si sono affiancate l’impossibilità di inserire delle parole chiave di ricerca per il libro e, soprattutto, l’incapacità di accedere ai programmi promozionali messi a disposizione dal sito.

LIMITI DI NARCISSUS CON AMAZON:
1) Categorie che non corrispondono (impossibile scegliere quelle giuste su Amazon)
2) Impossibilità di inserimento di parole di ricerca
3) Inaccessibilità dei programmi promozionali

Inizialmente credevo che queste piccole limitazioni non fossero che dettagli, tuttavia allo stato attuale delle cose credo abbiano contribuito a rendere il mio titolo completamente inaccessibile a chi non ne conosca il nome. La ricerca per categoria non funziona, quella per parole nemmeno nè quella per titoli gratuiti – promozione che KDP permette 5 preziosissime volte ogni tre mesi.

Perchè pubblicare su Amazon con KDP

Insomma, per concludere ho deciso che sarebbe stato meglio sfruttare la piattaforma di KDP al meglio, in tutte le sue potenzialità. Per farlo ho contattato prima di tutto il servizio d’Aiuto di Amazon, chiedendo se la ripubblicazione avrebbe implicato la perdita di tutte le recensioni sul libro, o se, in qualche modo, fosse possibile collegare la vecchia versione alla nuova: ebbene, è possibile! Ripubblicare tramite KDP farà perdere la posizione in classifica e la data di pubblicazione, ma le recensioni e alcuni dati potranno essere ritrasferiti. O così mi dicono, non resta che testare in prima persona!

 

Farsi conoscere come scrittore(?): incapacità congenita

Farsi conoscere come scrittore è una sfida ardua. Persino scrittori con un curriculum piuttosto notevole incontrano l’ostacolo dell’anonimato, in un panorama letterario dove i libri vengono acquistati e quindi letti soprattutto grazie al passaparola. Oltre alla necessità di raggiungere più persone possibile, specie se parliamo di ebook autopubblicati, mi sto lentamente accorgendo di una banalità: allargare il bacino di lettori oltre parenti, amici e conoscenti è un traguardo già piuttosto importante. E molto, molto difficile.
Anche in questo caso l’inesperienza convince a cominciare dal basso, dal partecipare a qualunque iniziativa a cui si viene invitati, all’inviare gratuitamente il manoscritto a chi potrebbe essere interessato a leggerlo ed eventualmente dare un feedback, tuttavia non nego di avere l’impressione che queste mosse capillari siano un piccolo buco nell’acqua. Fa sempre piacere che qualcuno si mostri interessato, ma il punto è proprio in quanto detto prima: il passaparola, che non avviene.
Ho sempre pensato, ingenuamente, che se un libro fosse stato valido, allora sarebbe stato apprezzato da un buon numero di lettori, non tenendo conto del fatto che un libro, per essere apprezzato deve anche essere letto – una fatica da non sottovalutare, a quanto pare.

Per il momento mi sono mossa solo tramite canali molto piccoli: iscrizioni a gruppi sui social, siti web, blog di svariato genere; ho inviato qualche mail ai siti che offrivano servizi di recensioni – critiche nel bene e nel male, non a pagamento – senza mai ricevere alcuna risposta; mi sono iscritta al conosciuto e a mio avviso molto utile Writer’s Dream, un sito (e forum) per scrittori visitato da chi la pubblicazione ancora se la sogna e da chi, invece, ha raggiunto il proprio scopo con prodotti notevoli; ho contattato amici di amici che si interessassero di scrittura e proposto loro la lettura del mio racconto. Con una certa amarezza quello che ha avuto più successo, tra tutte queste cose – lo dico sottolineandovi il caso particolare. Sono certa che non valga per tutti – è stato il passaparola ad amici di parenti. Gli adulti che hanno saputo di questo libro sono stati i più disponibili non solo alla lettura, ma anche alla recensione.

Sono del parere che non tutti siano capaci di autopromuoversi, e non per una questione di abilità mancante, quanto per una questione morale. Per quel che mi riguarda, e non sono l’unica, non tutti riescono a trattare il proprio come un prodotto che bisogna indurre gli altri a comprare. Se lo scopo è quello di essere apprezzati a prescindere dalla pubblicità e da quanto si è bravi a “spingere il proprio carro“, allora l’autopromozione diventa un piccolo tabù non indifferente che personalmente non sono ancora stata in grado di superare come avrei voluto.

Farsi conoscere come scrittore

Per quel che riguarda le piccole occasioni, i concorsi, le riviste di narrativa e via dicendo, ho scoperto proprio in questi giorni quello che per me è un limite ma che per alcuni potrebbe essere un suggerimento interessante: produrre del materiale pronto all’uso, nel caso qualcuno lo richieda per valutare il vostro stile o includerlo in eventuali raccolte. Se molti hanno spesso decine di cartelle piene di racconti, raccontini, romanzi e quant’altro, non è cosa scontata per tutti, e non tutti riescono a lavorare sotto pressione nel caso che tale materiale venga richiesto in tempi brevi, pena la perdita di un’occasione.

Il mio consiglio è, perciò, di avere pronto del materiale interessante da proporre per “presentarvi”, un po’ come il portfolio di qualunque altro genere di artista, e di cui con la scrittura non si parla mai. E magari diffonderlo il più possibile: meglio “spammare contenuti veri e propri che pubblicità. O almeno, questo è quello che farò io.

Autopubblicazione online gratuita: come?

Tra le domande che mi sono state poste dopo la pubblicazione online del mio racconto, la più ricorrente è stata anche la più tecnica: come hai fatto?

L’interesse di molti è quello di capire, in effetti, il passaggio tra il completamento del manoscritto e la sua messa in vendita (sempre in termini di autopubblicazione) negli store online. Tra le diverse alternative che offre il web, ho testato con soddisfazione il sito Narcissus.me che permette di inserire la propria opera all’interno di una lunga lista di negozi online, da quelli più conosciuti quali Amazon, Kindle, Google Play, iTunes, BookRepublic a quelli meno conosciuti (qui la lista completa). Sia chiaro che i diritti dell’opera restano dell’autore.

narcissus

Autopubblicazione con Narcissus

Prima di inserire un nuovo ebook nelle librerie online, è necessario essere in possesso del file editato e in formato .epub, cioè il formato che permette alla maggior parte dei dispositivi la lettura. Questo vale a prescindere da Narcissus, il quale comunque permette di caricare anche un file pdf (con l’avvertenza che non tutte le librerie online saranno in grado di venderlo). Per trasformare in .epub un file ci sono diversi modi che io ho trovato piuttosto macchinosi, tuttavia Narcissus offre due alternative interessanti: pagare per farlo fare a qualcun altro, oppure accedere gratuitamente al bellissimo, intuitivo e persino divertente servizio Backtypo. Tramite questo sito molto semplice da usare io stessa ho sistemato il mio racconto ed ho potuto convertirlo senza pagare nulla e senza perdere tempo, visto che Backtypo genera un file già conforme alle richieste di Narcissus.

Una volta ottenuto l’.epub dell’opera si aggiunge la copertina, si decide il prezzo (che varia da 0,99€ a 59,99€) e si pubblica. Tutto qui. E’ di una semplicità disarmante.

È possibile scegliere se pubblicare in tutti gli store o selezionarne solo alcuni specifici, decidendo poi il prezzo e tenendo d’occhio le statistiche relative alle vendite. Si possono modificare prezzo, copertina e file in qualunque momento, si può richiedere la stampa cartacea del proprio libro (questo naturalmente a pagamento e con un minimo di 50 copie).

autopubblicazione di un ebook autopubblicare immagine

Dopo l’autopubblicazione ho notato che Narcissus è molto attento ai suoi autori. Ogni qualche tempo si occupa di una chat su Twitter (il tag è #selfpubchat) che pubblica poi sul blog dedicato, in cui gli autori stessi partecipano e danno consigli e pareri sulla propria esperienza, ed è una cosa che ho trovato davvero d’aiuto; ogni mese mette in palio un premio all’autore che riesce a vendere di più e ne diffonde il nome sempre tramite social e blog; pubblica articoli davvero interessanti sull’auto-promozione di libri ed ebook; risponde in modo celere alle domande; pubblica interviste e storie degli autori. E poi, se vogliamo metterla sul pratico, gestire il proprio libro da un singolo sito piuttosto che doverne gestire una decina, ciascuno con il suo account, è cosa non da poco.

Questo è quanto. Per il momento la mia esperienza con Narcissus è stata del tutto positiva. Immagino di aver banalizzato un po’ l’esperienza di autopubblicazione ma credo che nessuno si faccia illusioni a riguardo, dato che – a meno di non avere una gran fortuna – può avere un successo limitato ai propri mezzi di promozione. Per quel che mi riguarda, ho inviato il manoscritto alle case editrici vere e proprie, perchè l’obiettivo è di ottenere la pubblicazione gratuita e cartacea, tuttavia sono convinta che l’esperienza di vedere il proprio libro fruibile sul Apple IBook, su LaFeltrinelli e altrove sia un ottimo primo passo.