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Verso l’Estonia – Giorno 1 (Sentirsi forti)

7 Luglio 2017 – Diario di viaggio (Giorno 1) 

È difficile non cadere nella retorica quando si cerca di raccontare esperienze come quella che sto vivendo. Il mio arrivo a Tallinn è stato sorprendentemente diverso da come l’immaginavo: sono stata felice per qualche secondo nel suo minuscolo, delizioso aeroporto, prima di scoprire con mio profondo sgomento che il bagaglio da stiva era davvero disperso – a Roma si direbbe che me la so tirata. Così ogni passo fatto verso l’autobus è stato pesante come non mi sarei mai aspettata, mi trovavo sola per la prima volta, senza vestiti, senza alcun tipo di comodità, senza alcuna delle cose che avevo così minuziosamente preparato. E sapevo malapena dove andare, sbagliando ben due volte la direzione, sempre più disperata, stanca, tremante all’idea di quello che avrei dovuto affrontare senza alcun aiuto. Difficile non immaginare l’ilarità della situazione, specie alla scoperta del receptionist che non capiva neppure la più banale delle parole in inglese, e che al mio trovare la soluzione – Google Translate – mi ha prestato entusiasticamente il suo computer dalle scritte in cirillico. Ma non potevo far altro che andare avanti e portare questo fardello fino ad un ristorante – che per la cronaca non trovavo, dal momento che il mio hotel si trova in un nero abisso d’oblio a 4km da Tallinn.

È qui che subentra la retorica, perché da quel momento in avanti ho ricevuto in poche ore ben più di quel che avevo perso. Ho incontrato degli splendidi esseri umani che sono stati capaci di farmi sentire a casa come non non credevo possibile, mi hanno portata all’unico market aperto a quell’ora insistendo per comprarmi ciò di cui avevo bisogno. Mi hanno trascinata ia casa loro, offerto un té, la cena e il loro aiuto, non hanno voluto nulla in cambio. A fine serata non ho dimenticato di aver perso la mia valigia ma ho ricominciato a provare quella sensazione provata ormai due anni fa, quando uscivo di casa quasi a mani vuote e sentivo che, pur non desiderandolo, avrei potuto fare a meno di tutto. E questo mi ha fatta sentire forte.

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