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Sofia – La città nera (viaggiare per un weekend)

Sono stata a Sofia, in Bulgaria, per il weekend. Alla fine è stato un giorno solo e due notti scurissime, e questo è quello che la città ha voluto che vedessi di lei.

Un solo giorno è troppo poco per capire una città ma è sufficiente per catturarne un pezzetto di atmosfera. Sofia è la città nera, perché di notte non c’è illuminazione: costa troppo, è tutto spento, non c’è nessuno in giro. Nessuno sul serio. Poi la gente attinge regolarmente alle fontanelle pubbliche perché anche l’acqua costa troppo e la pensione è troppo bassa, così ti trovi la minuscola vecchietta che vende rose tutta ingobbita, te ne dà una e le altre le riprende con comprensibile attenzione. Sono le sue uniche merci e sono deliziose, profumate, sicuramente colte da un giardino da cui viene anche il bruco che ci ho trovato dentro. Dieci rose, le sue, e questo è tutto. Poi la bimba di otto anni vende biglietti augurali all’una di notte davanti alla discoteca ed è completamente sola. E un mucchio di signore e signori che al mattino nei desolati mercatini vendono le cianfrusaglie della vecchia Russia.

Sofia non è bella. E’ come quelle donne con la faccia strana, di cui ad un certo punto noti gli occhi azzurri e lo sguardo attento. Che dopo qualche ora hanno un sapore diverso e d’improvviso ti accorgi che non riesci a smettere di fissarle. Sofia non è bella ma ha un’incredibile atmosfera, soprattutto in quelle ore buie della periferia, dove potrebbe essere molto pericoloso se solo ci fosse qualcuno da temere. E invece è vuota e tutti quei rumori sono i rami degli alberi che bussano ai muri delle case: il vento è forte, le ombre sembrano animate e tu sei lì, che pensi di essere sul punto di assistere ad una tempesta e lei non arriva mai.


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Sofia Bulgaria Weekend

Brevissime informazioni pratiche: sono andata a Sofia a metà Settembre, con la compagnia aerea Wizzair con cui, a dispetto di quanto ho letto su internet, non ho avuto alcun problema né per i bagagli né per altro (ho portato con me un Eastpack classico). Il viaggio dura circa un’ora e mezza. L’ostello è costato un’inezia (8€ a notte) ed era anche piuttosto pulito e ben tenuto, tuttavia dal momento che come ho già scritto le strade, appena ti allontani di qualche metro dal centro, sono completamente buie, la sua posizione è un po’ inquietante – si chiama Hostel 123. Si può visitare Sofia in un giorno? Sì, a patto di sacrificare i posti eccessivamente lontani dal centro, che fanno perdere troppo tempo. In un giorno ti giri tranquillamente tutte le chiese (che gran parte di ciò che la città possiede), la maggior parte delle strade principali e un paio di mercati. Il famoso Mercato delle Donne, a proposito, è proprio come Sofia: affatto bello ma con un suo strano fascino. La cucina bulgara è molto buona, anche se a detta di un paio di suoi abitanti che ho conosciuto “non è molto varia” (leggasi funghi e carne, carne e funghi). Quanto alla pericolosità, io come molti altri con cui ho parlato o di cui ho letto, non ho avuto alcun problema di sorta. C’è molta gente che beve alcolici a livelli non desiderabili, ma nessuno, nessuno mi ha infastidita. Mai. In totale, e sono stata dalle 17.00 del venerdì alle 12.00 della domenica, considerando cibo+ostello+viaggio, ho speso circa 90€.