Mediocre

Mi faccio un po’ pena.
Mi guardo da fuori quando pubblico qualcosa di profondamente mio, e mi vedo aggiornare la pagina ogni minuto, sperando quasi disperatamente di elemosinare qualche “mi piace”, qualche commento di interesse. Mi vedo fissare la pagina che ho creato per me stessa, temporeggiare in altre attività sperando di consumare il tempo che resta tra me e il prossimo complimento. Mi vedo fare di tutto, pensare di tutto, con il fine mai raggiunto di coinvolgere qualcuno che sia più di me stesso in queste mie grandi aspirazioni.
Mi faccio un po’ pena perché poi non accade nulla. Non succede niente, nessuno legge, nessuno visualizza, soprattutto nessuno apprezza. Quello che faccio non piace, non merita l’attenzione di nessuno, non merita il tempo, i click, lo sguardo di alcuno di questi amici.
Mi faccio pena perché ho bisogno di tutto questo, perché non posso farne a meno. Perché essere ignorata mi risuona dentro come un’eco che dichiara ogni giorno: non vali niente. Non sei nessuno. Quello che fai è brutto. Non hai nulla da dire. Non provi nulla. Non sei nulla.

Mi guardo ancora, sono passati diversi minuti da quando ho pubblicato l’ultimo contenuto. Ora che ci penso ho un deja-vu di tutte le volte che ci ho provato, ed improvvisamente mi raggiunge la certezza che anche questa volta sarà come le precedenti. Nessuno noterà quello che ho scritto ed io non saprò mai perché.
Mi difendo dicendomi che è questa la vita dell’artista. Che migliaia di artisti di strada dalle eccellenti abilità non vengono neppure notati dai passanti. Che con la scrittura è ancor più difficile e impegnativo, ché tutti devono impegnarsi troppo per arrivare alla fine di un testo. Mi difendo dicendomi che se la gente facesse questo piccolo sforzo scoprirebbe la mia grandezza.
Mi difendo così, ma in verità so che il punto è altrove. Nella mediocrità degli intenti, nella mediocrità del talento, nella mia mediocrità.
Mi faccio pena perché non voglio accettare questa mediocrità e mi nascondo nell’arroganza, nella superbia. Scrivo bene. Sono brava. Sono una scrittrice.
Oppure sono una persona mediocre che scrive in modo poco interessante.

E l’invidia che provo nei confronti di chi ha del vero talento, l’invidia che provo per chi riesce a vendersi semplicemente esistendo o per quelli che conservano integra la loro dignità nel farlo.. l’invidia che mi rende ancora più disperata. Ancora più sola. Ancora più mediocre, grigia nel grigio dell’inettitudine.

Continuo a scrivere selezionando le parole sbagliate.

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